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GIUSEPPE PAVONE. PUNTI DI FUGA
A cura di Catia Monacelli
Inaugurazione venerdì 3 settembre, ore 17.00
Centro Culturale Casa Cajani
Museo della Ceramica e
Museo Archeologico Antichi Umbri
Gualdo Tadino (Perugia)

3 settembre – 26 settembre 2021
Con il patrocinio del Comune di Gualdo Tadino,
promossa dal Polo Museale città di Gualdo Tadino.

 Il treno tarderà di almeno un’ora.
L’acqua del mare si fa più turchina,
Sul muro calcinato il campanello
casalingo non suona. La panchina
di ferro scotta al sole. Le cicale
sono le sole padrone dell’ora.
(Il treno tarderà di almeno un’ora, Sandro Penna)

Un treno in ritardo, una piccola stazione ferroviaria in un’ora assolata e deserta. Questi versi del poeta Sandro Penna raccontano con soave grazia e con estrema semplicità un ambiente comune che ognuno può conoscere, impressioni che tutti noi possiamo provare. Eppure, per taluni, momenti, luoghi, spazi consueti, diventano la quinta di un teatro, il soggetto della loro ispirazione, l’humus di una nuova ricerca che traccia un’identità artistica, i protagonisti, in una parola sola, di un’opera d’arte. Mettiamo allora un treno che sfreccia per l’Italia, un ingegnere-fotografo che da tanti anni si occupa di paesaggio, una straordinaria sensibilità e il gioco è fatto! Giuseppe Pavone ancora una volta ci meraviglia con un percorso fotografico che racconta il nostro Bel Paese visto dal finestrino di un convoglio: prati, borghi, tratti di coste, strade, periferie, ponti. Un’Italia inedita che scorre e corre davanti ai nostri occhi, con un ritmo serrato ed una poetica che va ben al di là del contesto in cui è stata scattata l’immagine. È una suggestione, un racconto, una visione, che attraversa le stagioni, il tempo, la mutazione della luce, lo spazio e ci fa scoprire e ri-scoprire un Paese in tutte le sue facce, con i suoi diversi abiti, le tante atmosfere. E allora non ci resta altro che salire tutti in carrozza, parte il treno. Destinazione?! Semplice, basta seguire i “Punti di fuga” di Giuseppe Pavone.

Catia Monacelli

Giuseppe Pavone [Bari, 1955]. Ingegnere, si occupa di fotografia di paesaggio. Ha pubblicato diversi libri tra cui Ferrovieri e immagini – memorie per un futuro, 2002; Sguardi oltre, 2003; Storia e Arte del cimitero monumentale di Bari, 2003; Viaggio parallelo, 2005; Lavori in corso, 2006; La luce del paesaggio, 2011; Un racconto dei luoghi, 2012; Viaggio parallelo 10 anni dopo, 2015; Herbarium, 2016; Punti di fuga, 2019. I suoi lavori sono stati esposti tra Bari e Spalato, Matera, Milano e Berlino. Fondatore del Centro Ricerche per la Fotografia Contemporanea, dal 2005 conduce un’organica indagine sul territorio e le sue trasformazioni, con particolare attenzione alle periferie. In questo ambito, dal 2005 al 2015, ha curato e realizzato, con Enzo Velati, diverse pubblicazioni. Con lo scrittore Lino Angiuli cura da alcuni anni i progetti foto-letterari Scatti di poesia e photo & graphia, promossi dal Ministero per i Beni Culturali. Per l’UPI Puglia e la Cooperazione Territoriale Grecia-Italia, ha lavorato al progetto europeo Bridges of History and Tradition, sulla mappatura dei ponti dell’Italia meridionale.